Coronavirus: le proposte dei commercialisti
26 febbraio 2020
E’ oramai opinione diffusa che il perdurare delle limitazioni dovute al coronavirus porterà conseguenze terribili all’economia.
Mi riferiva oggi un imprenditore: “io diecimila euro al mese di costi fissi li spendo lo stesso, anche se i ragazzi non stanno venendo al lavoro”.
Il consiglio nazionale dottori commercialisti esperti contabili (CNDEC) ha inviato al ministero del lavoro e all’inps un documento contenente in sintesi le seguenti proposte:
- Estensione della sospensione degli adempimenti anche ai comuni non rientranti nella linea rossa, ma dove comunque vi siano delle restrizioni;
- Attivazione, anche negli stessi comuni di cui sopra, degli strumenti di ammortizzazione sociale, senza dover passare dalle procedure di consultazione sindacale;
- Intervento del FIS (fondo integrazione salariale) a prescindere dalle dimensioni dell’impresa, e di conseguenza anche per le imprese che occupino meno di 5 dipendenti;
- Adozione di misure straordinarie di sostegno per le PMI ed i lavoratori autonomi anche tramite Fondi Regionali.
Queste norme non sarebbero risolutive, e non ripagherebbero le aziende del fatturato che ogni giorno stanno perdendo a seguito delle restrizioni; ma sarebbero comunque di aiuto.
Angelo Fasson
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